“Ego N. Miles de Ordine Templi, promitto Domino meo Jesu Christo, & Vicario e jus Romano Pontifici N. & Jus successoribus legitime intrantibus, perpetuam obedientiam……”


Questo è l’inizio del giuramento templare, i monaci cavalieri che avevano il compito di difendere i pellegrini in Terra Santa.

Si può parlare di un ordine monastico in senso stretto, solo con il Concilio di Troyes, tenutosi nel 1128 sotto il pontificato di Onorio II, e da quel momento la comunità di coloro che ormai erano noti come Templari ebbe il riconoscimento ufficiale della Chiesa e si accinse a darsi una sua Regola, con l’aiuto di San Bernardo di Clairvaux.

Una delle caratteristiche accordate con il Concilio, fu quella di apporre sul mantello templare una croce rossa e altresì sulla spalla sinistra, verso il cuore. Fu sotto Robert de Craon, secondo Gran Maestro dell’Ordine, che la Croce Rossa divenne ufficialmente il simbolo dei cavalieri Templari. 

La croce, nel tempo, ha assunto diverse forme, anche se l’iconografia templare la rappresenta nella sua classica croce greca, ancorata o gemmata. Il colore è sempre stato il rosso, a ricordare il sangue di Cristo, morto per la redenzione dei nostri peccati.

La sua origine è attribuibile ai primi cavalieri templari, ai quei 9 capeggiati da Hughes de Payns che si installarono alla fine dell’anno 1000 a Gerusalemme nell’edificio della Cupola della roccia, costruito in tre anni (688/691) dal califfo Ummayade Abb el Malik e sostenuta da due cerchi concentrici di colonne, 24 per il cerchio esterno e 16 per quello interno. Otto colonne esterne e quattro interne sono prismatiche e molto massicce perché ne sostengono la cupola. Riunendo con delle linee dritte le paia opposte delle grandi colonne del cerchio interno alle due colonne esterne più vicine,  si ottiene una croce, la Croce Templare. Quando i Templari scelsero una croce per rappresentarli si ispirarono al Tempio.

Lo Chateau de Chambrun riporta in etichetta una croce templare gemmata, simbolo storico della casa vinicola che si trova a 2 km da Pomerol, siamo quindi nel cuore della Aoc omonima inclusa nell’enclave di Bordeaux, zona rinomata enologicamente in tutto il mondo. La storia ci dice che i Templari avessero una Commanderie a Bordeaux nel 1158 ed insediamenti a Queynac e Magrigne, la prima distante 16 km e la seconda 36 da Neac, sede attuale dell’azienda. 

Quindi possiamo affermare con certezza che i templari vissero anche a Neac e probabilmente, per il proprio sostentamento producessero vino.

Chateau de Chambrun sorge nella zona specifica denominata “Lalande de Pomerol”non lontano dai più famosi Chateau Petrus e Chateau Evangile ed il vino omonimo viene prodotto da vigneto ricco di sabbia, ghiaia e argilla, il suo uvaggio è per l’83% Merlot e 17% Cabernet Sauvignon. Invecchiato 16 mesi in botti: 75% di legno nuovo e 25% di legno di 1 anno.

Ma veniamo alla degustazione. 


Stappato 3 ore prima di essere servito, tappo ancora ben compatto e sano della lunghezza di 5,4 cm. Colore rosso cupo, intenso ed impenetrabile, con leggerissime velature granate sull’unghia. L’esame olfattivo evidenzia ricchezza di aromi di frutti neri (more e mirtilli) misto a suadenti speziature, a note di incenso, ad effluvi funginei  ed a seguire un finale balsamico e mentolato.

In bocca, è morbido, a tratti carezzevole, con un tannino ancora ben presente, nonostante stiamo parlando di un vino con 21 anni sulle spalle. E’ ampio, profondo e a tratti avverto la sua alcolicità; buona la corrispondenza naso/bocca con in evidenza i frutti neri e note di sottobosco. Persistente, sorretto ancora da una buona acidità, nonostante potrebbe essere in questo momento al suo apogeo, penso che abbia ancora qualcosa da raccontarci. Vino oserei dire gastronomico da abbinare esclusivamente a carni importanti.

Consigliatomi dall’amico Emanuele Spagnuolo di Grandi Bottiglie www.grandibottiglie.com ha anche nel prezzo un suo punto di forza, in relazione alla zona di provenienza.

Ad un tratto è come se fossi stato catapultato indietro nel tempo di ben 900 anni e per un attimo mi sono immedesimato in un Templare intento a prendere una bottiglia di Chateau Chambrun, versando nel bicchiere un vino rosso come il sangue di Cristo e rosso come la croce templare stampata sul suo mantello.


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